sabato 3 marzo 2012

L'uomo e la sua auto

Le auto sono una metafora dell'uomo di oggi
Praticamente ogn'uno di noi ne ha una, e appena ci è dentro si isola da tutto quel che è fuori, dal suo vicino all'ambiente che lo circonda.
Il prossimo diventa un estraneo con cui non vuoi avere nulla a che fare, è solo un fastidio da rimuovere al più presto dal proprio cammino.
E poi l'ambiente circostante: è indifferente che faccia caldo o freddo, ci sia il sole o piova o nevichi, nella tua auto sei isolato e tutto è sempre uguale. Ed in questo mi angoscia il tentativo esasperato di rendere tutto uniforme.
Questo per una persona è anomalo ed innaturale, ma ce lo si trascina dietro quando, finita la coda, si esce dall'auto. Si ha paura del vicino con cui non si vuole interagire e si è portati a isolarsi dal contesto che ci circonda.
Poi non dimentichiamo i dettagli: più l'auto è grossa e potente, e più questo isolamento e il male che ne consegue e che viene riflesso dal "pilota" vengono accentuati. Spadroneggiano egoismo, presunzione e arroganza.
Scendi da quel aggeggio infernale e sali su una bici.

venerdì 21 ottobre 2011

L'ingorgo e il sistema

Pedalando nel traffico, facendo slalom tra un serpentone di automobili accodate e immobili, entro in una piazza statuto satura, dove come in una spirale le auto entrano ma non hanno più possibilità di uscire.
Tutto rimane bloccato, e ogn'uno di loro è lì, seduto nelle sua lamiera, vedendo solo il suo tentativo di uscire da un incrocio infernale causato da tanti altri che lì proprio non ci dovrebbero essere.
Basterebbe fare un passo indietro e guardarsi dal di fuori per rendersi conto del paradosso in cui si è finiti, andarsi ad incastrare come topi in trappola in un ingorgo disperato che noi stessi stiamo creando.
Questa è una metafora della vita dell'uomo, per cui tutti si tende a fare la scelta più facile, non ragionando alle sue conseguenze, producendo il sistema a cui poi si cercherà di ribellarsi.
In bicicletta è diverso, come puoi sfilare tranquillo in mezzo a quell'incrocio ti senti capace di fare lo stesso con un sistema al quale ti senti estraneo e da cui forse ti illudi di non essere sfiorato.