sabato 3 marzo 2012

L'uomo e la sua auto

Le auto sono una metafora dell'uomo di oggi
Praticamente ogn'uno di noi ne ha una, e appena ci è dentro si isola da tutto quel che è fuori, dal suo vicino all'ambiente che lo circonda.
Il prossimo diventa un estraneo con cui non vuoi avere nulla a che fare, è solo un fastidio da rimuovere al più presto dal proprio cammino.
E poi l'ambiente circostante: è indifferente che faccia caldo o freddo, ci sia il sole o piova o nevichi, nella tua auto sei isolato e tutto è sempre uguale. Ed in questo mi angoscia il tentativo esasperato di rendere tutto uniforme.
Questo per una persona è anomalo ed innaturale, ma ce lo si trascina dietro quando, finita la coda, si esce dall'auto. Si ha paura del vicino con cui non si vuole interagire e si è portati a isolarsi dal contesto che ci circonda.
Poi non dimentichiamo i dettagli: più l'auto è grossa e potente, e più questo isolamento e il male che ne consegue e che viene riflesso dal "pilota" vengono accentuati. Spadroneggiano egoismo, presunzione e arroganza.
Scendi da quel aggeggio infernale e sali su una bici.